martedì 7 novembre 2017

Benvenuti nel nostro angolo.


Oggi abbiamo il piacere di accogliere Alessia Coppola, una dolcissima e talentuosa scrittrice e illustratrice. 


Facciamo due chiacchiere con Alessia.

Wolfheart è il primo testo che hai scritto, ricordi da dove è nata l’ispirazione?

Sì, Wolfheart è in realtà il primo romanzo che ho scritto. In origine aveva un altro titolo e le creature che ora lo caratterizzano non erano ancora presenti. Ricordo che in quel periodo seguivo la saga di Anita Blake scritta da Laurell K. Hamilton. Il personaggio di Anita mi aveva fortemente ispirato, insieme alla figura carismatica di Selene di Underworld. Era anche il tempo di Twilight e così avevo pensato di scrivere qualcosa cavalcando l’onda dei vampiri. Ma poi il mercato è cambiato, io sono cambiata; e quel romanzo immaturo scritto da un’aspirante scrittrice, è stato riscritto e arricchito, per poi diventare quello che è oggi.

La protagonista è una nativa americana, quanto hai inserito di questa cultura nel tuo romanzo?


In tutti i miei romanzi c’è un forte richiamo a un culto in particolare, diverso per ogni romanzo. In Wolfheart è presente la cultura dei nativi e il misticismo sciamanico, fortemente legati. Il personaggio di Aylena è influenzato dalle sue radici e da esse trae forza.

Hai mescolato eventi reali alla fantasia, ti va di parlarci dell’evento storico più interessante che hai plasmato su misura per Wolfheart?


Sì, realtà e immaginazione si mescolano. In particolare, ho eseguito una lunga ricerca per quanto riguarda la figura dei lupi mannari. Nel romanzo, infatti, faccio riferimento a un reale processo contro la licantropia avvenuto nel 1859 ai danni di un uomo accusato di essere un lupo mannaro, realmente esistito. Inoltre, l’origine stessa dei licantropi viene spiegata partendo dal mito di Romolo e Remo. Insomma, prima di raccontare questa storia, ne ho lette tante altre, affinché il lettore avesse tra le mani qualcosa di diverso, che unisse la fantasia al mito, al folklore e alla leggenda.

La ricerca è stata lunga? Come sei riuscita a reperire tanto materiale?
La ricerca è stata lunga e ha coinvolto vari argomenti. Mi sono documentata su testi di paganesimo, misticismo, sciamanesimo, cultura apache, vampirismo e demonologia.

Ultima domanda, a quale tipo di lettore consiglieresti Wolfheart?

Consiglierei Wolfheart a chi ha voglia di leggere un fantasy in cui mito e fantasia viaggiano paralleli, a chi ama i lupi e le atmosfere gotiche. Lo consiglio a chi crede nella redenzione, nel coraggio e nell’amore che muove tutte le cose.


Grazie, Alessia per aver risposto alle nostre domande.

Ora qualche informazione sul suo percorso di artista:  

Alessia Coppola è una scrittrice, blogger e illustratrice pugliese.
Dopo aver frequentato il liceo artistico, ha proseguito gli studi presso la Facoltà di Beni Culturali.
È anche una pittrice, con all'attivo numerose esposizioni. Da qui all'illustrazione (in particolare per l’infanzia) il passo è stato breve. È una freelance con all’attivo numerose collaborazioni. Ha inoltre ampliato  gli orizzonti affermandosi anche come grafica.
Altra grande passione è il canto: ha inciso il suo primo singolo Sognatori nel 2012, arrangiato da Marco Schnabl, fonico dei Duran Duran.
Nel 2014 ha aperto il blog letterario Anima d'Inchiostro e nel 2016 l’omonimo canale Youtube.
Ha iniziato a pubblicare nel 2005 spaziando dalla poesia, alle fiabe, dalla narrativa fantastica a quella contemporanea. Nel 2016 infatti pubblica il primo contemporaneo al femminile Il Filo Rosso per HarperCollins Italia. Nel 2018 Newton Compton Editori pubblicherà un nuovo romanzo.

Contatti: 

Pagina FB autrice @alessiacoppla https://www.facebook.com/alessiacoppla/

Seguite tutte le tappe del blogtour: 


La lista dei blog che hanno aderito:


Grazie ad Alessia per la sua compagnia. 

Maria Capasso

12 commenti:

  1. Grazie per l'intervista ^_^ trovo che la copertina sia molto bella, la trama super interessante con tutte le creature che ci sono dentro, l'averci messo dentro leggenda e folklore unito alla fantasia secondo me ha dato vita ad un buon fantasy. Quello che mi ha avvicinato a questo libro è la parola Wolf nel titolo xD

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  2. Ciao :D
    Che bella intervista, è sempre bello conoscere i retroscena di un libro e sapere quanto lavoro ci sia dietro. Mi ispira molto questo aver unito la realtà ai miti del folklore e mi incuriosisce questo richiamo agli sciamani.

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  3. E' sempre bello scoprire di più su l'autore e su i retroscena dei libri. E' stata una bella scoperta sapere quanto Alessia si sia documentata per scrivere il suo libro. E' la prima volta che mi avvicino veramente ad Alessia e a i suoi libri e comincio già ad ammirarla e per tutte le cose che fa o ha fatto.

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  4. E' bello vedere di come la storia si sia evoluta piano piano. Molti non sanno di quanto lavoro c'è dietro a un romanzo! ;)
    Luigi Dinardo

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  5. adoro la tappa dove si inizia a scoprire sempre di piu l'autore grazie bella recensione davvero

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  6. Finalmente ho il piacere di leggere l'autrice di quello che si prospetta essere un gran bel romanzo!
    Devo dire che non mi aspettavo si rivelasse così interessante anche perché senza questa tappa non avrei mai compreso fino in fondo quanto lavoro ci sia dietro il libro ma, soprattutto, ciò che ho apprezzato di più è stato vedere con quanta grinta e quanta dedizione Alessia vi si sia dedicata; spaziando, come lei stessa dice, tra realtà e immaginazione, andando a narrare di un tema di cui fino ad adesso ho avuto modo di leggere poco e niente ma che mi ha sempre affascinato. Quindi, sapere che vengano trattati i culti sciamanaci e nativi è stata un'interessante novità.
    Spero di riuscire ad immergermi presto in una lettura che, sono sicura, non mi deluderà.

    Seguo il blog come TB (iellimoemmanuela@gmail.com)
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