lunedì 13 novembre 2017

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Titolo dell'opera: Dodici minuti di pioggia
Autore: Manuela Kalì
Casa Editrice: Mondadori
Genere: Drammatico
Prezzo ebook: 9,99 euro
Prezzo cartaceo: 18:00 euro

Dodici minuti di pioggia di [Kalì, Manuela]

Sinossi:

Alice vive sola con la sua gatta Blanca, progetta copertine di libri in uno studio di Milano e non è mai stata innamorata. Suo padre se n'è andato senza spiegazioni quando lei aveva solo sei anni e da allora non ha più voluto fidarsi degli uomini. Si può odiare qualcuno e al tempo stesso avere un disperato bisogno di lui? Alice, che da più di vent'anni convive con quest'assenza ingombrante, sa che si può.
Un mattino qualunque, mentre va al lavoro in scooter, assiste alla scena che segue un incidente: c'è un uomo a terra coperto da un telo bianco, da cui spunta solo una mano, grande, giovane e bella. Accanto al corpo, Alice nota un oggetto luccicante, che d'istinto raccoglie e porta via con sé: è una bussola antica su cui sono incise tre lettere, l'inizio di un nome.
L'immagine di quel lenzuolo bianco non le dà tregua, come se insieme allo sconosciuto fosse morta una parte di lei, mentre la bussola, dalla tasca, occhieggia come un talismano e la fa sentire protetta, a casa. Ogni mattina percorre la strada dell'incidente; quell'incrocio, magnetico, la chiama a sé. Finché un giorno, proprio nello stesso punto, perde il controllo dello scooter e cade malamente.
Oltre l'impatto, la accoglie un universo rarefatto e sospeso, uno spazio bianco fuori dal tempo, popolato di voci prive di corpo e di volti sconosciuti ma familiari, una terra che obbedisce a leggi ignote e straordinarie. Ed è proprio nella dimensione onirica del coma, il territorio dei Senza Nome, dove il cielo piange o si rasserena in accordo alle emozioni di chi lo guarda, che incontra Andrea, il proprietario della bussola, l'uomo che ha visto morire, e con lui, per la prima volta, il suo cuore si accende. Alice sarebbe disposta a sacrificare tutto pur di rimanere nel limbo insieme a lui, ma il mondo dei vivi non è ancora pronto a lasciarla andare...

Recensione: 

Una storia particolare. Una storia intensa. 
Una piena di verità, piena di riflessioni, piena di ciò che non è facile da buttare su carta. 
La Kalì ha descritto perfettamente quanto è difficile scavare dentro se stessi, quanto è doloroso sentire le unghia che scavano fino a sanguinarsi e vedere quella verità in tutta la sua chiarezza. Perché la verità è sempre chiara, siamo noi a oscurarla. 
Il personaggio Alice è una ragazza chiusa e introversa. Vive in una sua realtà e non vive del tutto i rapporti umani con le persone: si difende. Alice si difende dalle emozioni e dalla felicità, perché è convinta che la cose belle sono di passaggio e poi ti abbandonano. 
Un evento particolare scombussola la vita di Alice e tutto il suo percorso di vita non sarà più così monotono. 
Ho scelto questo per il titolo e per la copertina, senza leggere la trama. 
L'ho letto a scatola chiusa e non mi sono pentita di questa scelta: l'ho divorato in poche poche ore. 
Alice è un personaggio vero in una situazione surreale, in cui il lettore l'accompagna per tutta l'avventura e si ritrova coinvolto con i suoi stessi scheletri e verità che non vuole accettare. 
C'è una interessante evoluzione di narrazione man mano che si va avanti con lettura, con giusto distacco di capitolo in capitolo.
Ho visto Alice come uno specchio in cui riflettermi e ho sentito dolore, tanto dolore. 
Ciò che non mi è piaciuto è stato il modo frettoloso in cui ha descritto i personaggi che fanno parte della vita di Alice: avrei voluto sapere qualcosa in più sul fratello, sulla madre, su Francesco nel ritrovarsi sostituito da qualcuno che neppure c'è. 
Trovo che i personaggi Andrea e sua sorella sono stati descritti e messi in evidenzia in modo perfetto, con la giusta entrata in scena e giuste emozioni. 
Il finale è qualcosa di.. non ho ancora parole al momento. 
Una storia sicuramente non adatta a tutti e che va letta in determinato periodo.
Non è assolutamente una storia semplice e non è una storia che donerà emozioni: è una storia che scava e prende con le mani le tue verità, quelle che non accetti neppure tu.
Un libro che non consiglio a tutti. Perchè non è per tutti. 
Probabilmente in altro periodo non l'avrei apprezzato in questo modo.
Ma davvero un gran libro sulle debolezze e su quanto un errore di qualcuno a noi accanto può influenzare tutto la vita.

Vi lasciamo con qualche estratto: 

"Tu non conosci nemmeno un decimo di quello che sono costretta a vivere ogni giorno dentro di me, perché se conoscessi quel tipo di dolore, non ne usciresti viva. Nessuno ti costringe a prenderti cura delle persone che stanno male, ma se devi farlo cerca di capire davvero, e se non ti piace questo lavoro, trovane un altro, non è mai tardi per i cambiamenti".

Maria Capasso

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