lunedì 6 novembre 2017

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Titolo dell'opera: lo strano caso del dottor jekyll e del signor hyde
Autore: Robert Louis Stevenson
Casa Editrice: Newton Compton 
Genere: Classici, Horror
Prezzo ebook: Varia in base all'editore
Prezzo cartaceo: Varia in base all'editore

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Sinossi:

Entrato ormai a far parte dell’iconografia popolare, Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, oltre a essere una esplicita metafora della eterna lotta tra il bene e il male, è soprattutto un attacco che Stevenson ha voluto sferrare contro la repressiva e puritana letteratura inglese del periodo vittoriano. Ma ben più profonda è la volontà di indagine psicologica dell’autore, che ha concepito l’onesto e “positivo” Jekyll come un uomo fragile, incerto, drammaticamente lacerato tra impulsi contrastanti, costretto a celare quegli istinti che il crudele e vizioso Hyde soddisfa senza freni né dubbi. Il famoso romanzo di Stevenson è seguito da Il ladro di cadaveri, Janet la storta, I Merry Men, Olalla: l’arte straordinaria dell’autore rende anche questi racconti dei piccoli capolavori.

Recensione: 

Un classico intramontabile, una storia interessantissima e senza tempo; di conseguenza un romanzo molto attuale, seppure scritto e ambientato alla fine del 1800.
Ambientazioni quasi sempre notturne, personaggi che nonostante vengano descritti senza grandi particolari diventano mostruosi ed evocativi, personalità stravaganti contribuiscono ad entrare con un piede nella storia e tuffarsi con tutto il corpo senza più riuscire ad uscirne. Un romanzo che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina al punto che, appena finito si prova quasi rabbia per la sua brevità, perché si avrebbe voglia di addentrarsi ancor di più nel suo mistero.
Un giallo, un thriller, un fantasy e un horror tutti rinchiusi nella stessa opera che tra l’altro ho letto nel periodo migliore (Halloween).
Molte metafore si possono estrapolare e approfondire da uno scritto così breve, la qual cosa lo rende ancor più affascinante. Il colmo poi sta nell’apprendere che Robert Louis Stevenson lo ha scritto in soli sei giorni.
Il Dr Jekyll è un uomo stimato dalla società, un lavoratore e uno scienziato rispettato. La sua reputazione lo precede negli ambienti importanti di una Londra protagonista con le sue ambientazioni umide, cupe e sinistre così ben descritte che ci si ritrova a viverle in prima persona. Il dottore però è interessato a degli strani studi secondo i quali, attraverso l’assunzione di una droga purissima possa fuoriuscire la seconda natura dell’essere umano, più sporca e meschina, una personalità senza freni che si abbandona a tutti gli impulsi animali che di solito ognuno di noi scaccia via, arrivando anche a prendersela con una bambina innocente senza provare alcuna traccia di rimorso.
Il fascino del romanzo è racchiuso tutto in questo concetto. Potrebbe essere una metafora sulla schizofrenia, o semplicemente sull’assunzione di sostanze stupefacenti; ma soprattutto, ed è l’aspetto che più mi affascina, una metafora sulla natura umana che non è univoca, ma sempre e comunque una risultanza del confronto tra bene e male, e tutti gli elementi che ci compongono, ci formano, ci rendono ciò che siamo: né buoni né cattivi, semplicemente esseri umani fatti di carne e ossa, luce e ombra. Solo che ognuno di noi sceglie semplicemente quale maschera indossare: Jekyll o Hyde?

Vi lasciamo con qualche estratto: 

"Mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l’uomo non è in verità uno ma duplice".

Claudia Simonelli

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