mercoledì 11 aprile 2018


Benvenuti nel nostro angolo

TITOLO: Sussurra il silenzio 
AUTORE: Marco Siani 
EDITORE: Self 
GENERE: Letteratura e narrativa 
PREZZO: Ebook 0,00 Cartaceo 14,25 Euro

 Sussurra il Silenzio di [Marco Siani]

Sinossi:

La tragica vicenda di Mattia, un sedicenne improvvisamente travolto da un destino crudele e beffardo che, negli ultimi attimi che precedono la mezzanotte di una festosa serata di capodanno, lo priva dei suoi affetti più intimi e cari, catapultandolo con violenza al centro di una dimensione atroce, fatta di perdita e di dolore profondo. Senza più speranza ma al tempo stesso lottando per riuscire a vincere la morsa stretta della disperazione, il giovane protagonista del romanzo sopravviverà alla sofferenza dei giorni immediatamente successivi a quella notte di fine anno così cupa, soprattutto grazie all'amore e al sostegno di Antonella ed Elisa. Queste due donne che hanno età e relazioni diverse con Mattia, assumeranno entrambe un ruolo centrale nella sua vita. Un'esistenza resa sempre più vulnerabile dal succedersi degli eventi infausti e di scoperte destabilizzanti, capaci di provocare terremoti interiori e cadute vertiginose verso il fondo dell'abisso, dove il buio domina incontrastato e a cui solo il tempo può restituire un qualche spiraglio di luce.

Recensione:

Questa storia l’ho sottovalutato molto. I primi capitoli iniziano con una tragedia. Mattia alla notte di capodanno perde sia i suoi genitori che il suo migliore amico e da allora si succedono un susseguirsi di situazioni e di tragedie. Il fatto che la storia iniziava con una tragedia non m’ispirava molto ma a poco, poco, con lo svolgersi della storia… ha cominciato ad interessarmi.
Lo stile di scrittura non mi è piaciuto molto, però ho amato il modo in cui i personaggi si fanno conoscere singolarmente e l’uno prevale sull’altro.. non ci sono ne protagonisti e ne antagonisti e t permettere di conoscere un singolo personaggio. Spero di poter leggere qualche altra storia di Marco.


 Vi lasciamo con un estratto:


Vorrei gridare a quei ragazzi: aprite gli occhi, siete o non siete individui capaci di pensare? Di provare emozioni? Allora liberatevi da queste catene che non vi fanno pensare, che vi rendono schiavi del conformismo, prigionieri in un carcere dorato forse, ma pur sempre un carcere. Pensi forse che mi ascolterebbero?

Letizia Romano 

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